Una volta domandai a Lord Carandon, un diplomatico inglese, quale fosse la lezione piu’ preziosa appresa durante la sua lunga e brillante carriera al servizio del governo.

“La lezione piu’ preziosa,” rispose, “la imparai proprio all’inizio della carriera, quando fui inviato in Medio Oriente a fare da assistente ad un amministratore locale.

Il mio superiore si recava ogni giorno in un paese diverso, per dirimere controversie e per risolvere altre questioni importanti.

Ogni volta, arrivato in paese, si scatenava un pandemonio, perché veniva assediato da persone che avevano richieste da porgli e che volevano offrirgli il caffé. La cosa non terminava fino al tramonto, quando lui ripartiva.

Avrebbe potuto plausibilmente dimenticare i suoi obiettivi, se non fosse stato per una semplice abitudine.

Appena prima di fare il suo ingresso nel paese, al mattino, accostava l’auto sul ciglio della strada e chiedeva:

Quando stasera lasceremo il paese, che cosa vorremo aver realizzato?’.

Sia lui che io rispondevamo a questa domanda, quindi entravamo in paese.

Quando ripartivamo, la sera, accostava di nuovo l’automobile sul lato della strada e domandava:

Ora, ci siamo riusciti? Abbiamo realizzato quello che avevamo stabilito?’”.

Quella semplice abitudine mentale era la lezione piu’ preziosa che Carandon avesse mai imparato.

William Ury

Dal libro “Negoziare in situazioni difficili” di William Ury, edito dalla casa editrice NLP Italy.

Infine, considerato che il tema di fondo della storia è tratto a un libro sulla negoziazione, eccoti un breve filmato ed una domanda a cui ti invito a rispondere nei commenti:

Tu come avresti negozioato la tua parte di bottino?

Domani condividerò il segreto dei grandi negoziatori, ovvero cosa lo chiedono.

Shalom

M@urizio Fi@mmett@ (((\joy/)))
Coach dell’Entusiasmo e Trainer di Sviluppo Personale
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“…Tutto posso in Colui che mi dà la Forza…”
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Di Admin

3 pensiero su “L’Importanza di Sapere Cosa Si Vuole!”
  1. Io avrei chiesto prima a quanto ammonta il bottino, per vedere la reazione del mio antagonista e subito dopo gli chiederei, tu quanto pensi di dividere con me, sempre per sondare il terreno e poi tratterei per il 50% a meno che lui non mi volesse dare di più(hahha non si sa mai…) e naturalmente sempre che il coinvolgimento di entrambi in termini di rischi e risorse messe in gioco sia stato fifty/fifty.
    PS:
    belle le due frasi del diplomatico inglese, sono belle potenti. Le adotterò.
    Un grande abbraccio.
    Alberto

  2. Avrei negoziato così: avrei preteso il 50% del bottino contando i soldi insieme al socio e l’avrei fatto subito dopo la rapina, appena giunti in un luogo sicuro…
    Bella la lezione del diplomatico ! Mi stampo subito le due domande che lui si pone prima di entrare e una volta uscito dal paese. La prima la metto sulla macchina del caffè: “Quando stasera tornerai nel letto, che cosa vorresti aver realizzato?” . La seconda me la metto sotto al cuscino “Ci sei riuscito? Hai ottenuto quello che avevi prestabilito?”.
    Penso che scrivere le richieste ed i risultati sarebbe molto più utile che permettere alle domande e risposte di perdersi in quello che chiamo “dimenticatoio” !

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