Mi viene sempre da sorridere quando penso a quello che Anthony De Mello, il Sacerdote Gesuita di origini indiane autore del best seller "Messaggio per un'Aquila che si crede un pollo", scrisse a riguardo dei suoi confratelli sacerdoti e delle prostitute quando andavano a confessarsi da lui.

Egli diceva che i primi parlavano principalmente di sesso, mentre le seconde di Dio 🙂 E' un richiamo grazioso ma vero, a "svegliarsi" dall'inganno della nostra Mente, che incessanteMente Mente, nel tendere a cercare l'opposto, a desiderare quello che NON si ha. Nella mia personale esperienza, accade spesso qualcosa di simile, ma al contrario, nel senso che è più una risposta a qualcosa che propongo che non quando me lo si chiede.Nello specifico, quando parlo o scrivo di spiritualità, ricevo feedback di lettori che si scandalizzano del mio utilizzare spunti di comunicazione e di programmazione neuro-linguistica, mentre quando tratto queste discipline, con esempi di natura spirituale come è mio solito fare, arrivano feedback di disappunto o allarmismo per il riferimento alle "cose sacre".

Interessante… molto interessante, vero? Comprendi dove sta l'inganno?

Mi viene in mente in tal senso, un altro esempio tratto sempre dalla mia personale esperienza di formatore.

Un paio d'anni fa, ho tenuto nelle vicinanze di Padova un corso su Autostima e Comunicazione" utilizzando e citando diversi esercizi e tecniche di PNL (Programmazione Neuro-Linguistica) che è una delle mie specializzazioni. Il gruppo, di una cinquantina di persone era al 99% composto da membri di un movimento cristiano, molto vicino per stile a quello che conduco e quindi, si presuppone, in profonda sintonia, almeno sul piano delle Convinzioni di base… giusto?

Ma quando mai! :-)))

Prima di tenere questo corso ho dovuto sostenere un pre-esame per i responsabili del movimento e dopo che loro ne hanno constatato la "bontà" e l'efficacia, ho avuto le porte aperte… non solo, ma anche loro hanno dovuto fare i conti con la dinamica degli opposti di cui sopra.

Infatti i "pastori" del movimento, basandosi sul preconcetto che occorre diffidare di chi vuole parlare e portare nuovi "strumenti" centrati sulla responsabilità personale, hanno invitato la maggior parte dei fedeli a non partecipare.

Ma la cosa curiosa è che nei loro corsi di preparazione dei responsabili… attingono ai testi ed agli  audiocorsi di… PNL 🙂

Per la cronaca dopo gli incontri formativi con me, si sono "scusati" ma è interessante la dinamica. Anthony de Mello Anthony De Mello utilizzava spesso la parola "svegliarsi", quindi presupponendo che si dorma… ed io condivido tale diffusa realtà.

Soluzione?

Svegliarsi!

Come?

Mettendosi in gioco e valutare ed esprimere il proprio parere DOPO aver vissuto l'esperienza. Ci si accorgerà quasi sempre, che NON era come si pensava, che…

Ma non solo: ci si accorgerà che in moltissimi casi, potrebbe NON esserci differenza tra materiale e spirituale… sì hai letto bene, potrebbe NON esserci differenza, perché la differenza la fa la Mente che incessantemente…. !

So bene che ci sono ambiti e circostanze per evidenziare uno o l'altro aspetto, ma io, tu, l'altro è sempre UNO e non un insieme di rappresentazioni" di attori diversi che si attivano secondo le circostanze… e l'opposto.

ComPrendere questo può significare iniziare ad aprire gli Occhi e vedere cose che prima non si vedevano più e quando questo avviene, si comprende che il conflitto, la resistenza, alcuni blocchi emotivi… pufff, vanno via o stanno perdendo la loro carica. Ciò diraderà anche la Nebbia che non ti faceva scorgere la Stella Cometa che indica la Grotta dove è in arrivo il Re dei Re e magari scoprire che quella Stella, quella Luce… indica il tuo Cuore.

Shalom

m@urizio fi@mmett@ (((\joy/)))

Di Admin

8 pensiero su “La Legge degli Opposti!”
  1. Grazie per la risposta ma non mi hai detto come posso reperire il tuo libro "la forza della preghiera".
    Appena avrò letto i 7 killer dell'entusiasmo ti farò avere le mie impressioni.
    Saluti e shalom.

  2. Buongiorno,  ho letto con molto interesse il suo forum che ritengo ricchissimo di spunti.
    Visto il suo percorso spirituale vorrei provare a sottoporle una mia esperienza che non sono in grado di elaborare da sola.
    La mia naturale propensione per la ricerca spirituale mi ha portato a contatto con un gruppo di studiosi in campo olistico (naturopati) che ad una prima (ma anche ad una seconda) occhiata sembravano appunto studiosi nel senso più scientifico del termine.
    Bè insomma mi sono appassionata sia degli studi che del gruppo e ho impiegato davvero molto prima di capire che si trattava in realtà di un gruppo esoterico con tutte le conseguenze che da esso deriva.
    Il punto focale è questo: quando ho cominciato ad avvertire che qualcosa non quadrava mi è proprio stato detto che erano freni dell'io che non vuole morire, della personalità che non si vuole risvegliare, della mente che mente, della mente duale che separe il bene dal male …
    In sostanza tutti quei segnali che si affacciavano li osservavo senza giudizio e continuavo con la mia adesione al gruppo. fino a quando non ho avuto la certezza che quello che temevo era molto più reale di quanto pensassi.
    La domanda è:  come si distinguono condizionamenti limitanti da prudenza e buon senso? E soprattutto dopo aver avuto un esperienza del genere come posso proseguire la mia naturale propensione verso la vita spirituale consapevole che se non ascolto la mente che mente posso trovarmi in balia di qualcun altro che mente con conseguenze ancora più nefaste.
    Non so se questo mio post sia pertinente ma istintivamente mi sento di poter attingere alla sua esperienza per dipanare questi dubbi.
    Grazie.
    Etty.

    1. Grazie Etty della tua condivisione ed apprezzamento a questo ambito!

      In merito alla tua riflessione, ti dico subito una cosa: quando comprendi che una cosa non va, quello che ti possono dire gli altri conta poco… o nulla!

      Tu sei l’artefice del tuo Vivere, proprio per l’assunto che la Mente Mente IncessanteMente, ma tu sei PIU’ della tua Mente.

      Se hai letto il mio nuovo libro, I 7 Killer dell’Entusiasmo, è la parte riguardante il Metodo oKo. 

      Se non l’hai letto, è un concetto che parte dalla considerazione che la nostra vita è K Oriented, in cui la K sta per Kinestesic, Cinsestasia, Emozioni.

      E’ della serie “segui il tuo Cuore” (il K) che ti indica come una bussola, il Nord su cui portare la tua Attenzione e quindi la tua Energia.

      Ad esempio, se stai seguendo gli insegnamenti di un gruppo e la tua Energia scende, le perplessità aumentano, delle cose non ti quadrano, inutile stare lì tanto a giustificarsi (tanto meno ad ascoltare la giustificazione degli altri), cerca ciò che ti fa crescere e lascia ciò che ti blocca.

      Stai tranquilla che il cammino sul sentiero della umana esistenza, avrà sempre le sue brave sfide che ti permetteranno di uscire fuori la tua zona di controllo, quindi NON occorre appesantire la dose 🙂

      L’io non vole morire? E perché dovrebbe? 🙂 

      Se mi pongo la domanda, sto attuando consapevolmente la dualità, la separazione, la proiezione. Sii te stessa con naturalezza, attenzione, intelligenza, eleganza, autorità, bellezza. 

      BeneDici (1° Antivirus per l’Anima del libro sopra menzionato) e cammina la TUA strada e NON quella che gli altri ti indicano.

      In sostanza, nella misura in cui attenzioni e  rispetti la tua UNICITA’, il dualismo, la confusione et simila, perderanno la loro forza.

      Fammi sapere se questa MIA esperienza ha dato spunti di risposta alla tua domanda

      Shalom

      m@urizio (((\joy/)))

       

       

       

      1. Buongiorno e grazie per la risposta di grande spessore.
        Ho appena conosciuto questo blog, lei e il suo lavoro di conseguenza non ho ancora avuto modo di leggere il libro di cui parla e lo farò sicuramente quanto prima. Di impeto però mi viene da ribattere che se è vero che la mente mente, è anche vero che il cuore mente ancora di più!!!
        Quello che mi ha legato all'esperienza di cui ho parlato nel mio primo post è stata proprio una sensazione di profondo benessere e di aver trovato quello che cercavo. Le sensazioni di disagio sono emerse solo in un momento successivo quando piano piano venivano a galla le reali tendenze. Ma a quel punto si erano già instaurati legami con i quali mi devo ancora confrontare per ritrovare una pace spirituale.
        Appena avrò letto il suo libro le farò sapere quali effetti ha sortito. con l'occasione le chiedo se è ancora reperibile il suo libro dal titolo "la forza della preghiera".
        Grazie e Shalom anche a lei.
        Etty.

        1. Ciao Etty

          quello che penso possa esserci utile in questa riflessione, è considerare che se sia la mente o il cuore, poco importa, anche perché così facendo, stiamo ncora una volta separando parti di un tutto.

          Anche io ho parlato di mente e di cuore, ma è per scegliere verso dove portare l’Attenzione, ma non perché siano di fatto ambienti a se.

          Se abbiamo fatto una buona o cattiva scelta, lo sapremo solo… dopo averla fatta. Pensare e dare un giudizio oggi ad una scelta fatta nel passato, è ingannevole, perché la prospettiva, le condizioni, gli elementi che hanno determinato la precedente scelta, erano diversi dagli attuali ed in ogni caso, non possono più determinare quella scelta, oltre il fatto che proiettandoci nel passato, stiamo influenzando le azioni di adesso.

          Detto questo, secondo me, l’inganno adesso sta nel sentiersi o ritenersi in balia di una determinata situazione (ripeto:  a prescindere se sia stata una scelta mentale o emotiva). Ricordiamoci anche che la Vita è costellata di effetti si scelte fatte e che la differenza sta (altra scelta con altri risultati) NELLA RISPOSTA CHE DIAMO A TALI SFIDE (azioni/atteggiamento).

          Così come leggerai alla fine del mio nuovo libro, in un pensiero finale, innalzo un ringraziamento perché il Dono più grande che ci è stato fatto, è quelo di poter scegliere.

          Attenderò con piacere un tuo feedback sul percorso riportato su 7 Killer dell’Entusiasmo e se lo gradisci, dammi del “tu”.

          Shalom

          m@urizio (((\joy/)))

  3. Salve sono arrivato per caso al suo sito e mi sembra veramente fatto bene, 
    Stavo riflettendo sull'articolo, infatti ho cercato ancora di mettere insieme la legge dell'opposto con il principio di similitudine dell'omeopatia e mi son sempre chiesto dove ci poteva essere un nesso tra le due.
    Probabilmente il principio senza tempo che siamo tutto UNO potrebbe spiegare la cosa.
    Perchè effettivamente uno legge dei libri spirituali che parlano della non dualità ecc. , però tra leggere e CAPIRE/ASSIMILARE alle volte ne passa.
    Mi piacerebbe conoscere una sua gentile risposta a riguardo.
    Grazie
     
     

    1. Ciao Wolly,

      la legge degli opposti in definitiva è una separazione della mente, in quanto noi vediamo negli altri, ci piaccia o non ci piaccia, proiezioni di noi stessi. 

      Razionalmente noi tendiamo all'equilibrio spostandoci da un opposto ad un altro sulla retta del nostro essere che supporta ogni estremo ed infiniti intermedi.

      In effetti la natura propria dell'Essere sta nel "rimettere le cose a posto", secondo la nostra Unicità, che non per forza è quella di un altro o altri.

      Anche il principio della similitudine percorre lo stesso tragiutto dsull'asse di cui sopra (gli estremi) e per cui il simile attrae il simile e produce il simile.

      Altra cosa, per come la penso e cerco di viverla io: più che CAPIRE/ASSIMILARE, occorre VIVERE/SPERIMENTARE secondo la propria ricerca di riscoperta di chi si è, a cosa ci si sente portati e si ha passione, a ciò che a livello più profondo possibile, riempie di senso la nostra esistenza.

      Il percoso è che qualsiasi cosa che è fuori di noi NON necessariamente è dualistica!

      Così come l'elemento omeopatico è di fatto all'esterno (dualità/separato) ma richiama la similitudine risanatrice e quindi è giù UNO con ciò con cui si relaziona.

      Non so se ho dato uno spunto di risposta utile o meno, (non sono un conoscitore dell'omeopatia), ma è quello che riscontro in ogni ambito di relazione con le persone e con le cose, anche spirituali.

      Shalom

      m@urizio 

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