La preghiera, in particolare l’orazione mentale, produce cambiamenti positivi nel corpo: diminuzione del ritmo cardiaco, notevole riduzione del consumo di ossigeno, presenza di onde alfa nel cervello.
Questi risultati sono il risultato di una ricerca coordinata da Luciano Bernardi, dell’Università di Pavia, su un campione di volontari di tre ospedali (Oxford, Firenze, Gdansk in Polonia) e pubblicata in febbraio del 2002 sul “British Maedical Journal”.
Le scoperte dell’equipe di Bernardi, ultime nell’ordine di tempo, ribadiscono, in particolare, che il rosario ed il “mantra yoga” buddista, con la loro monotona ripetitività, riducono gli atti respiratori portandoli da 14 a 6 al minuto.
Si realizza una sincronizzazione tra respiro, ritmo del cuore e circolazione sanguigna.
Migliora l’ossigenazione del sangue, la pressione si normalizza ed aumenta la tolleranza all’esercizio fisico. Il nostro cervello emette onde alfa.
Pregare attenua lo stress, l’ansietà, le preoccupazioni, le crisi di panico, aumentando la capacità di concentrazione, il rendimento scolastico, la creatività personale, la comprensione degli altri e la serenità.
“La preghiera è un esercizio d’amore, un frequente intrattenimento da solo a solo con Colui da cui sappiamo di essere amati” (Santa Teresa d’Avila)
Shalom
M@urizio Fi@mmett@ (((\joy/)))
Coach dell’Entusiasmo e Trainer di Sviluppo Personale
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"…Tutto posso in Colui che mi dà la Forza…"
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Ogni giorno passato in questo luogo è per me un nuovo risveglio ad una realtà per troppo tempo dimenticata. Grazie.
Amati !