Ad affermarlo è la psicologa britannica Carol Rothwell, che ha elaborato l’espressione algebrica attraverso la quale è possibile misurare il livello della propria contentezza. «Questa è la prima equazione che permette di quantificare con un numero il proprio stato emotivo», ha dichiarato la Rothwell al tabloid Daily Mirror.

La Dott.ssa Carol Rothwell, che ha elaborato la misura del livello della propria contentezza afferma: «Questa è la prima equazione che permette di quantificare con un numero il proprio stato emotivo».

"P" sta per «caratteristiche personali» come la visione della vita, l’elasticità ed l’adattabilità.

"E" indica i «bisogni esistenziali» come la salute, il denaro e gli amici.

"H", infine, denota i «bisogni di ordine superiore» come il senso dell’umorismo, l’ambizione e l’autostima.

La formula, ideata per un sondaggio commissionato dalla compagnia di viaggi Thomson eseguito su un campione di 1.000 persone, funziona nel modo seguente. Per definire il valore di ciascuna incognita, occorre esprimere un giudizio in relazione ad ogni variabile con un voto da uno a dieci.

Per fare questo, bisogna rispondere a quattro gruppi di domande:

1) Quanto ti consideri socievole, energico e aperto al cambiamento?

2) Fino a che punto ritieni di avere una visione positiva della vita, di riprenderti velocemente dalle situazioni difficili, e di sentire che a governare la tua vita sei tu, e non il destino?

3) Fino a che punto ritieni che i tuoi bisogni primari di vita siano appagati in relazione a salute, situazione finanziaria, sicurezza personale, libertà di scelta, senso di appartenenza alla comunità e accesso a istruzione e conoscenza?

4) Fino a che punto puoi ricorrere al sostegno delle persone a te vicine, immergerti in quello che stai facendo, realizzare le tue aspettative, impegnarti in attività che ti danno uno scopo e ti fanno sentire chi sei veramente? Il valore di ‘P’ si ottiene dalla somma del punteggio delle risposte alle prime due domande, mentre il valore di «E» è dato dal punteggio delle risposte alla terza domanda e quello di ‘H’ dal punteggio delle risposte alla quarta domanda. Se si assegna il voto dieci a tutte le domande, si ottiene il quoziente di felicità massimo, che è pari a 100.



Il sondaggio ha rivelato una profonda diversità tra uomini e donne. Le signore hanno individuato nella famiglia la più importante fonte di felicità. A seguire nella lista, una bella vacanza, il sole e la perdita di peso.

Secondo l’indagine, l’esistenza maschile invece è tendenzialmente allietata dalle vacanze, da una vita sessuale soddisfacente e dai successi sportivi. Se il pesoforma è un traguardo di felicità per il 25% dell’universo femminile, la linea e il dimagrimento sono fattori di gioia solamente per l’8% degli uomini.

Infine per i maschi l’amore è foriero di felicità molto più che per le appartenenti all’altro sesso. Addirittura il 20% degli uomini indica

l’innamoramento come fonte di contentezza a fronte dell’esiguo 14% dell’altra metà del cielo.

Shalom

 

M@urizio Fi@mmett@ (((\joy/)))
Coach dell’Entusiasmo e Trainer di Sviluppo Personale
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"…Tutto posso in Colui che mi dà la Forza…"
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Di Admin

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