La parola Kaizen è composta da due parole Kai e Zen, che insieme stanno a indicare lo sviluppo, il progresso continuo ed anche “Continuo Miglioramento“.kaizen1-600x385

Prendo questo termine a prestito dal Giappone perché è molto utilizzato nel campo del miglioramento personale in quanto una delle Chiavi per vivere bene, è quella di sviluppare giornalmente una attività che appassioni e di cui si vedono manifestarsi i risultati.

Come ognuno di noi ha sicuramente sperimentato, la vita  è costellata di difficoltà, sfide, prove, ma se si ha una Visione Ardente, qualcosa che appassiona veramente, se si ha un “Perché” molto forte, allora il “Come” si andrà manifestando per far crescere il “Cosa“.

20150426165435Così è anche nella vita spirituale, che ricordiamoci, comprende tutte le altre dimensioni (fisica, mentale, comportamentale) e non viceversa. Anche qui occorre far proprio il Kaizen, quello Spirituale! Un continuo progresso fatto di piccoli e grandi tappe raggiunte verso l’edificazione del proprio Essere in uno Scopo o Missione.

Gesù stesso ci richiama a questo passaggio con:

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Spesso assistiamo (almeno nel mio gruppo di preghiera accade) a famiglie, lavoratori, persone che si ritrovano a riaffrontare vecchie difficoltà, sfide, conflitti.

Ovviamente il “nemico” è sempre all’erta, ma dobbiamo anche chiederci quant’è la nostra personale responsabilità nel non applicare un “continuo miglioramento” nella nostra vita.problem_solved

Se una volta risolto un problema non ci si applica perché si vada oltre, migliorando il contesto in cui il problema si è sviluppato, esso ritornerà e… farà più male perché sembrerà una sconfitta.

Come dicevo vedo questa dinamica presentarsi anche nei componenti il gruppo di preghiera; chiedono aiuto, sostegno, consigli e quando le cose si sbloccano, si adagiano pensando che tutto sia stato definitivamente risolto e cominciano a saltare gli incontri, le riunioni, i momenti assembleari se non anche la preghiera personale.

god-helps-284x300-jpgCosa pensi che accada?

Già, nel tempo il problema si ripresenta perché non si è coltivato il continuo miglioramento del proprio e altrui cuore. Allora si ribussa, si richiede aiuto, si cerca di nuovo sostegno e alcune volte sembra quasi che si pensi alla preghiera (della serie: prega per me) come a un atto magico, ma ricordiamoci che Dio NON interverrà se prima non abbiamo fatto in pieno la nostra parte… e al meglio.

Shalom

maurizio fiammetta (((\joy/)))

Tutto posso in colui che mi da la forza

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